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…Il Lago di Viverone

Inserito in un paesaggio caratterizzato dalla Serra d’Ivrea, la più imponente morena glaciale d’Europa, il Lago di Viverone, con una superficie di 5,72 km2, è il terzo per grandezza del Piemonte. La sua posizione particolarmente felice, in prossimità dell’autostrada A5 proveniente dalla Valle d’Aosta e della A4 Torino-Venezia, lo rende facilmente raggiungibile da parte dei flussi turistici e le sue sponde sono ben attrezzate per l’accoglienza, grazie in particolare della presenza di molti campeggi, di villaggi turistici, alberghi e strutture balneari. Un’altra particolarità molto interessante è data dal fatto che il lago non è completamente circondato da strade percorribili in auto. La sua parte Sud-occidentale è selvaggia e naturale, un luogo ideale per il birdwatching, ricco di vegetazione e di avifauna. Si può raggiungere solo a piedi o in barca. Il Lago di Viverone è sede di un antichissimo insediamento preistorico subacqueo, inserito dall’Unesco nel 2011 nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità. E’ anche il punto di incontro tra percorsi storico-devozionali come la Via Francigena e il Cammino di San Carlo. Una particolare attenzione merita la ristorazione che può contare sui prodotti ittici del lago, su di una ricca offerta di eccellenti vini locali, come l’Erbaluce, e su altre risorse agricole.

scorcio del lago di Viverone

Roppolo

Roppolo (Ròpo in piemontese) è un comune italiano di 860 abitanti della provincia di Biella in Piemonte.Posizionato nelle estreme propaggini orientali della collina morenica della Serra Morenica di Ivrea, in Canavese, anche il territorio roppolese, così come il vicino comune di Viverone, è tagliato in due dal centro storico e dalla ex strada statale 228 del Lago di Viverone.Superstite indenne di invasioni, guerre, assedi, espugnazioni e distruzioni, il Castello di Roppolo ha attraversato le vicende di oltre un millennio di Storia da una posizione di dominio sul territorio circostante. Un paesaggio splendido e aperto, che dai ruderi del Castello di Viverone, conduce lo sguardo ad abbracciare in lontananza le bianche case di Ivrea, la valle e le montagne di Aosta, il colle di Masino. La magnificenza del passato sotto la potente famiglia dei Bichieri è ancora viva e presente nell’ala duecentesca del maniero, sulla cui parete principale ancora domina lo stemma dei tre bicchieri riempiti di vino a metà, sotto il cappello cardinalizio del Cardinale Guala. Dal 1441 fino alla Rivoluzione Francese, il Castello fu sotto i Signori Valperga, che dettero i natali al crudele Ludovico, Signore di Roppolo, che uccise il nemico Bernardo di Mazzè murandolo vivo nel maniero. Ai Valperga si deve tuttavia la ristrutturazione dell’edificio con l’aggiunta dell’ala Est, di stile rinascimentale definendo così nei suoi elementi essenziali quella che poi è rimasta fino ad oggi la sua fisionomia edifica.

vista dall’alto del castello di Roppolo